Questa notte si è disputato il DRAFT NBA: a parte le prime 9 scelte , più o meno scontate, le successive le squadre hanno chiamato giocatori inadatti o poco consoni alle loro esigenze.
Prima scelta assoluta ai Chcago Bullls con Derrick ROSE sicuramente il migliore; i Miami Heat hanno scelto Michael Beasley, poi via via tutte le altre.
Danilo GALLLINARI è stato scelto dai NEW YORK KNICKS al numero 6; la squadra allenata per la prossima stagione da Mike D'Antoni, indimenticabile Arsenio a Milano con il padre Vittorio e gli altri campioni del calibro di Meneghin, Mc Adoo.
Secondo me, la scelta di New York è la migliore che gli potesse capitare, ha un allenatore che lo conosce e che sa tutto del basket italiano, una città molto simile a Milano che non ti da problemi di ambientamento, ma soprattutto una squadra che è al primo anno di ricostruzione e non ha assolutamente l'imperativo di vincere subito: anzi già qualche vittoria in più della scorsa stagione sarebbero viste come un successo.
Tra le altre cose il GALLO, ha se non mi sbaglio, la possibilità di giocare nello starting five, dato che al momento il suo ruolo è scoperto, toccherà a lui cercare di fare il possibile affinché D'Antoni lo faccia partire in quintetto. Deve lavorare sulla velocità di piedi, mentre in attacco non deve fidarsi troppo nel mettere palla a terra a 6 metri dal canestro, perché qui te la portano via. Comunque il futuro è tutto dalla sua parte essendo ancora molto giovane: infatti il predestinato non ha ancora 20 anni essendo nato il 08/08/1988.
Bene negli ultimi 3 anni abbiamo fornito all NBA 3 prime scelte(Bargnani, Belinelli e oggi Il Gallo) , adesso ho paura che x qualche anno non verrà scelto più nessuno......
Auguri a DANILO!
Prima scelta assoluta ai Chcago Bullls con Derrick ROSE sicuramente il migliore; i Miami Heat hanno scelto Michael Beasley, poi via via tutte le altre.
Danilo GALLLINARI è stato scelto dai NEW YORK KNICKS al numero 6; la squadra allenata per la prossima stagione da Mike D'Antoni, indimenticabile Arsenio a Milano con il padre Vittorio e gli altri campioni del calibro di Meneghin, Mc Adoo.
Secondo me, la scelta di New York è la migliore che gli potesse capitare, ha un allenatore che lo conosce e che sa tutto del basket italiano, una città molto simile a Milano che non ti da problemi di ambientamento, ma soprattutto una squadra che è al primo anno di ricostruzione e non ha assolutamente l'imperativo di vincere subito: anzi già qualche vittoria in più della scorsa stagione sarebbero viste come un successo.
Tra le altre cose il GALLO, ha se non mi sbaglio, la possibilità di giocare nello starting five, dato che al momento il suo ruolo è scoperto, toccherà a lui cercare di fare il possibile affinché D'Antoni lo faccia partire in quintetto. Deve lavorare sulla velocità di piedi, mentre in attacco non deve fidarsi troppo nel mettere palla a terra a 6 metri dal canestro, perché qui te la portano via. Comunque il futuro è tutto dalla sua parte essendo ancora molto giovane: infatti il predestinato non ha ancora 20 anni essendo nato il 08/08/1988.
Bene negli ultimi 3 anni abbiamo fornito all NBA 3 prime scelte(Bargnani, Belinelli e oggi Il Gallo) , adesso ho paura che x qualche anno non verrà scelto più nessuno......
Auguri a DANILO!
Ecco i primi commenti prima e dopo il draft presi da un articolo di Simone Sandri.
New York, 27 giugno 2008 - Sprizza sicurezza e tranquillità da tutti i pori. Danilo Gallinari è ancora un teenager ma sembra un veterano, in mezzo agli altri prospetti NBA in attesa della chiamata di David Stern. “Non sono nervoso, vedremo quando dovrò salire gli scalini per andare a stringere la mano al commissioner – commenta a un’ora dall’inizio del draft – e’ stata una giornata lunga e piena d’impegni, ho anche pranzato con Stern insieme ad altri giocatori, ma e’ volata via”.
Elegantissimo in un completo di Armani ("Naturalmente" sorride l’ex giocatore dell’Armani Jeans), Danilo non si sbilancia. Sensazioni dell’ultimo momento? "Sinceramente non so, vedremo". Eppure durante la giornata i Nets avevano dato un segnale all’entourage dell’azzurro spedendo a Milwaukee Richard Jefferson per assicurarsi il cinese Yi Jianlian e Bobby Simmons. Si libera quindi il ruolo di ala piccola in New Jersey. Un modo per puntare su Gallinari, come dicono gli addetti ai lavori americani? "Non so nulla – si nasconde Danilo prima di fare quattro chicchere pre-draft con l’analista della Espn, e l’ex allenatore si St. John’s University Fran Fraschilla – sinceramente non sapevo nemmeno della trade".
Un tavolo di prim’ordine nella Green Room (lo spazio riservato ai giocatori in predicato di essere chiamati al primo giro), dove quelli nervosi sembrano essere mamma Marilisa e papà Vittorio, ma non Danilo, accompagnato anche dal fratello Federico. Grandi sorrisi anche per i vicini di tavolo, Brook Lopez e Kevin Love, ma la tensione sale, almeno per gli altri prospetti, perché Danilo sembra sempre il più tranquillo di tutti. Ma ai Nets Danilo non arriverà. Ci pensa, infatti, Donnie Walsh a far tirare un sospiro di sollievo a Gallinari poco prima che la sesta scelta, quella dei Knicks venga annunciata. Arn Tellen, l’agente americano del milanese, dà la notizia alla famiglia Gallinari. Strette di mano, poi Stern annuncia: "Con la sesta scelta i Knicks selezionano Danilo Gallinari".
Dalle tribune del Madison partono fischi e qualche applauso. Più’ fischi che applausi, ma c’e’ anche un tifoso che mostra con grande orgoglio una sciarpa dell’Olimpia. Nessun problema per Danilo, che in conferenza stampa, con un inglese praticamente perfetto puntualizza. "Ci sta – commenta Danilo – fa parte del gioco. Toccherà a me guadagnarmi gli applausi. Comunque sono contentissimo. New York mi ricorda Milano, questa per me è la soluzione migliore". Danilo piace subito a tutti, a New York, anche per la sua genuinità. In conferenza rispondendo a una domanda di un giornalista sugli eventuali consigli che Belinelli e Bargnani gli avrebbero dato lui dice candidamente. "Non ho chiesto nulla, non ho voluto rompere loro le p…".
Una maglia e una città che Danilo voleva fortissimamente. "Vado a rappresentare una grande squadra – continua – darò sempre il massimo. Ho già parlato con Walsh e con D’Antoni però non so ancora nulla di quello che succederà da un punto di vista tecnico. Io sicuramente mi metto a disposizione dell’allenatore, il ruolo non conta molta, si vedrà. Una cosa è sicura, lavorerò tantissimo per migliorare sia in difesa che in attacco già quest’estate". I fischi del Madison non lasceranno il segno, Danilo e’ già pronto per conquistare New York.-