il racconto di un sogno

C'era una volta in un piccolo paesello sulle prealpi varesine una squadra di basket piena di sogni, di ambizioni, di obiettivi; poi un bel giorno vari ragazzi con gli stessi sogni iniziarono insieme l'avventura che poteva portarli a realizzarli: il sogno era vincere il campionato. Con questa idea ben in mente i ragazzi si allenavano con costanza, passione, voglia. Arrivò il giorno dell'esordio in campionato... Una grande prestazione corale, una partita con la grinta negli occhi, il giusto equilibrio in campo, la giusta intesa, sembrava una melodia, non una nota stonata, tutti sapevano cosa fare e come farla, dopo quella partita i giovani castronnesi avevano la prova pratica che la vittoria del campionato non era solo un sogno, che era nelle loro possibilità. Il campionato andava avanti e il fuoco della passione per quello sport che univa quei ragazzi bruciava chiunque si mettesse sulla loro strada. Poi iniziò anche un altro campionato e poi un altro ancora; i giovani leoni erano pronti a spaccare il mondo, e così è stato, vittorie su vittorie, autostima alle stelle, il confine tra sogno e realtà era sempre più sottile, entrò però in squadra un elemento forse trascurato: la stanchezza. A causa di questo nuovo sentimento nei giovani guerrieri iniziò lentamente ad affievolirsi la grinta, la lucidità mentale, l'idea di squadra, ma non la fiducia nelle proprie capacità e possibilità. Purtroppo però il concetto di squadra era scomparso, troppe varianti troppi campionati troppe cose per potersi allenare con tutti, e così ogni elemento della squadra era una nota di quella melodia iniziale, ma una sola nota non più legata alle altre e tante note sole non fanno nulla. Arrivò poi una domenica mattina: il compositore aveva chiesto alle sue note di tornare ad essere una melodia introducendo anche nuove note più fresche per cercare di non affaticare troppo quelli più impegnati. Le note però non si unirono e alla fine il risultato fu una canzone stonata con una breve parentesi a metà partita, troppo poco per potere avere successo. Di fronte a loro c'era un altro gruppo di ragazzi al loro stesso livello, l'unica differenza era che entrambi erano un gruppo ma solo gli avversari una squadra.
Tra i castronnesi a referto andarono ale con 10 punti così come paul, il giovane tosco con 5 willy e tiuz 4 così come capitan dodo, aldone 2 tommy 1, entrarono anche il mancino e ciccio senza però lasciare tracce a referto.
In una favola che si rispetti ci si aspetterebbe il lieto fine, in una tragedia il crollo dei sogni del protagonisti, in una commedia un finale inverosimile ma comico....
NOI CHE COSA VOGLIAMO SCRIVERE???? QUESTO SOPRA PUò ESSERE DI TUTTO... IL FINALE LO DOBBIAMO SCRIVERE ASSIEME!!!!! IO CREDO ANCORA IN NOI.... FORZA UNDER 19 NON MOLLIAMO TUTTO ORA ONORIAMO CIò CHE RESTA DI QUESTA STAGIONE